questo è un mitico post di un nostro collega del secondo anno; lo ripropongo perché è veramente eccezionaleeee!!!!
31 COSE DA NON DIRE QUANDO SI ESAMINA UN VETRINO:
Vedo delle cose tonde dall'aria poco rassicurante
Vedo un capello di Berlusconi
E' l'inconfondibile sagoma di un plasmon sciolto nel latte
Vedo 10 immigrati clandestini
Mmm...Due criceti che si accoppiano?
Vedo delle cellule con nuclei rossi come i capelli di Wanna Marchi
Dev'essere qualcosa di morto
Vedo il giorno del giudizio, quando l'angelo sterminatore scenderà sulla terrà e carbonizzerà te e la tua stirpe
Sembra un cacciucco
Vedo una suora in bikini
E' un unghia mangiucchiata
Una fetta di prosciutto cotto
Ma lei veramente ha passato la vita a guardare questa roba?
Vedo un pinguino che sodomizza Giuliano Ferrara
Vedo il terzo segreto di Fatima
Questo vetrino mi ricorda la mia infanzia
Questa è chiaramente un vetrino della collezione Autunno Inverno di D&G
Sembra diarrea
Non so cosa sia, ma spero che non sia umana
Una volta ho visto una cosa simile, a San Remo
Vedo lo spirito di tua nonna, vuoi dirle qualcosa?
Questo vetrino dev'essere stato trovato a Ground Zero
Non è uno scroto?
Vedo Giuliano Ferrara che sodomizza un pinguino
Ahah! Ora so cos'hai fatto l'estate scorsa...
Sembra un blitz della polizia al G8
Questa cosa sembra viva
Non saprei dirle professore, sono cieco
Vedo Rosy Bindi in completo di pelle che frusta la Russa dicendogli "Godi troia"
Almeno potrebbe dirmi acqua, fuoco e fuochino!
Vedo il mio libretto che vola in fondo alla sala...
http://savethedwarf.blogspot.com/
lunedì 18 maggio 2009
venerdì 24 aprile 2009
sabato 11 aprile 2009
..curiosità!!!
forse vi sarete chiesti più volte "ma perché si dice così??"
navigando ho trovato alcune cose carine!!
ACQUA IN BOCCA!!!!
Il lessicografo Giacchi dà questa spiegazione. Si narra che una femminuccia, molto dedita alla maldicenza, ma anche devotissima, pregasse il suo confessore di darle un rimedio contro quel peccato. Il confessore insinuava conforti e preghiere, ma inutilmente. Un bel giorno diede alla donna una boccetta d'acqua del pozzo raccomandandole di tenerla sempre con sé e quando sentiva la voglia di 'sparlare' ne mettesse alcune gocce in bocca e ve le tenesse ben chiuse finché non fosse passata la tentazione. La donna così fece, e negli atti ripetuti trovò tanto vantaggio, che alla fine si liberò dal vizio dominante, e come fosse femmina di poco levatura tenne poi quell'acqua per miracolosa.
AVERE IL MAL DEL PRETE
Si adopera quest'espressione quando si viene a conoscenza di segreti che, naturalmente, non si possono rivelare a nessuno e si è tormentati come lo è il prete allorché viene a sapere di fatti delittuosi confidatigli in confessione. L'origine di questo modo di dire forse poco conosciuto ci è "raccontata" dal Poliziano in una ballata: "Donne mie, voi non sapete, / ch'io ho il mal ch'avea quel prete. / Fu un prete (questa è vera) / ch'avea morto el porcellino. / Ben sapete che una sera / Gliel rubò un contadino / Ch'era quivi suo vicino / (altri dice suo compare); / Poi s'andò a confessare / e contò del porco al prete. / El messere se ne voleva / Pur andare alla ragione: / Ma pensò che non poteva, / Ché l'avea in confessione. / Dicea poi tra le persone: / Oimè, ch'io ho un male, / ch'io non posso dire avale. / Et anch'io ho il mal del prete".
AVERE LA CODA DI PAGLIA
Un'antica favola racconta che una giovane volpe cadde disgraziatamente in una tagliola; riuscì a fuggire ma gran parte della coda rimase nella tagliola. Si sa che la bellezza delle volpi è tutta nella coda, e la poveretta si vergognava di farsi vedere con quel brutto mozzicone. Gli animali che la conoscevano ebbero pietà e le costruirono una coda di paglia. Tutti mantennero il segreto tranne un galletto che disse la cosa in confidenza a qualcuno e, di confidenza in confidenza, la cosa fu saputa dai padroni dei pollai, i quali accesero un po' di fuoco davanti ad ogni stia. La volpe, per paura di bruciarsi la coda, evitò di avvicinarsi alle stie. Si dice che uno ha la coda di paglia quando ha commesso qualche birbonata ed ha paura di essere scoperto.
DAR BOTTE DA ORBI
Anche nell'ira, colui che picchia, può darsi che abbia qualche riguardo per non fare troppo male; ma un cieco, no! Lui non sa dove batte e colpisce senza pietà e misura
ESSERE AL VERDE
Significa "essere a corto di denaro". Per molto tempo si è usato appaltare i servizi pubblici per mezzo di un'asta. Il banditore accendeva una candela la cui base era tinta di verde. Finché la candela non era arrivata al verde, era lecito fare offerte; dopo, non più.Secondo altra interpretazione, l'espressione si riferisce semplicemente al fatto che le candele avevano la base tinta di verde.
CAPRO ESPIATORIO
Gli Ebrei avevano anticamente una strana usanza. Mosè aveva ordinato che ogni anno si celebrasse l'espiazione dei peccati. Nel giorno designato, il sommo sacerdote prendeva due capri: il primo veniva sgozzato e il sacerdote lo caricava, simbolicamente, di tutti i peccati suoi e del popolo; l'altro veniva mandato via perché si disperdesse nel deserto e non tornasse mai più. Il primo si chiamava capro espiatorio, il secondo capro emissario.
PER FILO E PER SEGNO
Un tempo, gli imbianchini sul muro e i segantini sul legno usavano 'batter la corda', ossia tenevano sul muro o sul legno un filo intinto di una polvere colorata e poi lo lasciavano andare di colpo, in modo che ne rimanesse l'impronta. Tale impronta o segno indicava la linea da seguire nell'imbiancare o nel segare. Da lì è derivato l'uso di dire per filo e per segno per intendere 'ordinatamente, con sicura esattezza'.
PIANTARE IN ASSO
L'espressione non è altro che la deformazione popolare della locuzione "piantare (o lasciare) in Nasso", un'isola greca dove - secondo la mitologia - Teseo, il "giustiziere" del Minotauro, avrebbe abbandonato ("piantato") la sposa Arianna dopo che costei l'aveva aiutato a condurre in porto l'impresa con il suo celeberrimo "filo".
http://www.exmontevecchio.com/perche.html
navigando ho trovato alcune cose carine!!
ACQUA IN BOCCA!!!!
Il lessicografo Giacchi dà questa spiegazione. Si narra che una femminuccia, molto dedita alla maldicenza, ma anche devotissima, pregasse il suo confessore di darle un rimedio contro quel peccato. Il confessore insinuava conforti e preghiere, ma inutilmente. Un bel giorno diede alla donna una boccetta d'acqua del pozzo raccomandandole di tenerla sempre con sé e quando sentiva la voglia di 'sparlare' ne mettesse alcune gocce in bocca e ve le tenesse ben chiuse finché non fosse passata la tentazione. La donna così fece, e negli atti ripetuti trovò tanto vantaggio, che alla fine si liberò dal vizio dominante, e come fosse femmina di poco levatura tenne poi quell'acqua per miracolosa.
AVERE IL MAL DEL PRETE
Si adopera quest'espressione quando si viene a conoscenza di segreti che, naturalmente, non si possono rivelare a nessuno e si è tormentati come lo è il prete allorché viene a sapere di fatti delittuosi confidatigli in confessione. L'origine di questo modo di dire forse poco conosciuto ci è "raccontata" dal Poliziano in una ballata: "Donne mie, voi non sapete, / ch'io ho il mal ch'avea quel prete. / Fu un prete (questa è vera) / ch'avea morto el porcellino. / Ben sapete che una sera / Gliel rubò un contadino / Ch'era quivi suo vicino / (altri dice suo compare); / Poi s'andò a confessare / e contò del porco al prete. / El messere se ne voleva / Pur andare alla ragione: / Ma pensò che non poteva, / Ché l'avea in confessione. / Dicea poi tra le persone: / Oimè, ch'io ho un male, / ch'io non posso dire avale. / Et anch'io ho il mal del prete".
AVERE LA CODA DI PAGLIA
Un'antica favola racconta che una giovane volpe cadde disgraziatamente in una tagliola; riuscì a fuggire ma gran parte della coda rimase nella tagliola. Si sa che la bellezza delle volpi è tutta nella coda, e la poveretta si vergognava di farsi vedere con quel brutto mozzicone. Gli animali che la conoscevano ebbero pietà e le costruirono una coda di paglia. Tutti mantennero il segreto tranne un galletto che disse la cosa in confidenza a qualcuno e, di confidenza in confidenza, la cosa fu saputa dai padroni dei pollai, i quali accesero un po' di fuoco davanti ad ogni stia. La volpe, per paura di bruciarsi la coda, evitò di avvicinarsi alle stie. Si dice che uno ha la coda di paglia quando ha commesso qualche birbonata ed ha paura di essere scoperto.
DAR BOTTE DA ORBI
Anche nell'ira, colui che picchia, può darsi che abbia qualche riguardo per non fare troppo male; ma un cieco, no! Lui non sa dove batte e colpisce senza pietà e misura
ESSERE AL VERDE
Significa "essere a corto di denaro". Per molto tempo si è usato appaltare i servizi pubblici per mezzo di un'asta. Il banditore accendeva una candela la cui base era tinta di verde. Finché la candela non era arrivata al verde, era lecito fare offerte; dopo, non più.Secondo altra interpretazione, l'espressione si riferisce semplicemente al fatto che le candele avevano la base tinta di verde.
CAPRO ESPIATORIO
Gli Ebrei avevano anticamente una strana usanza. Mosè aveva ordinato che ogni anno si celebrasse l'espiazione dei peccati. Nel giorno designato, il sommo sacerdote prendeva due capri: il primo veniva sgozzato e il sacerdote lo caricava, simbolicamente, di tutti i peccati suoi e del popolo; l'altro veniva mandato via perché si disperdesse nel deserto e non tornasse mai più. Il primo si chiamava capro espiatorio, il secondo capro emissario.
PER FILO E PER SEGNO
Un tempo, gli imbianchini sul muro e i segantini sul legno usavano 'batter la corda', ossia tenevano sul muro o sul legno un filo intinto di una polvere colorata e poi lo lasciavano andare di colpo, in modo che ne rimanesse l'impronta. Tale impronta o segno indicava la linea da seguire nell'imbiancare o nel segare. Da lì è derivato l'uso di dire per filo e per segno per intendere 'ordinatamente, con sicura esattezza'.
PIANTARE IN ASSO
L'espressione non è altro che la deformazione popolare della locuzione "piantare (o lasciare) in Nasso", un'isola greca dove - secondo la mitologia - Teseo, il "giustiziere" del Minotauro, avrebbe abbandonato ("piantato") la sposa Arianna dopo che costei l'aveva aiutato a condurre in porto l'impresa con il suo celeberrimo "filo".
http://www.exmontevecchio.com/perche.html
mercoledì 1 aprile 2009
Scadenze......
è un enorme orologio costantemente presente quello che abbiamo davanti.
La nostra vita è incessantemente scandita da miliardi di tic-tac, nelle nostre realtà regna sovrano il tempo... o meglio: le scadenze.
Esistono scadenze per qualsiasi cosa; e non vi nego che se dovessi creare una teoria filosofica sullo stress, beh, allora essa avrebbe il suo fulcro nelle scadenze... causa di qualsiasi sofferenza umana.
A cominciare dalla scadenza per poter mangiare uno yogurt.. C'è la scadenza per pagare le tasse.. la scadenza per poter tornare a casa un'ora decente: il treno parte! C'è la scadenza persino per i nostri benedetti esami... e così noi, ragazzi 20enni che non aspettavamo altro che avere 6magici anni per dedicarsi e perdersi completamente nel mondo della medicina e delle sue infinite meraviglie, cosa ci troviamo davanti?? scadenze, date, ore, minuti, secondi... una lotta continua contro il tempo perché altrimenti non ce la facciamo a dare l'esame il tal giorno e come in un domino crolla tutto e ci si ritrova anni indietro. Mi chiedo se questo sia uno studiare alla fine, perché con tutte queste scadenze finiamo per odiare i libri e, ancor peggio, finiamo per "preparare un esame"... di modo da avere la coscienza a posto, da esserci levati un peso e aver imparato e apprezzato 1/2345 di quello che si poteva... di modo da diventare persone stressate, scorbutiche, che non si possono godere le gioie della vita perché il tic tac è talmente assillante che ti sveglia di notte.....
siamo un mondo di drogati in astinenza.. in astinenza da un'infinità di tempo.... e da quando siamo in astinenza? beh ve lo dico io.... L'ultima volta che ci siamo drogati è stato l'ultimo giorno che siamo stati bambini! BEATI BIMBI, BENEDETTI BIMBI... AMATI BIMBI! PER LA SANITà DI QUESTO MONDO è NECESSARIO CREARE UNA SOCIETà DI PITER PAN!
La nostra vita è incessantemente scandita da miliardi di tic-tac, nelle nostre realtà regna sovrano il tempo... o meglio: le scadenze.
Esistono scadenze per qualsiasi cosa; e non vi nego che se dovessi creare una teoria filosofica sullo stress, beh, allora essa avrebbe il suo fulcro nelle scadenze... causa di qualsiasi sofferenza umana.
A cominciare dalla scadenza per poter mangiare uno yogurt.. C'è la scadenza per pagare le tasse.. la scadenza per poter tornare a casa un'ora decente: il treno parte! C'è la scadenza persino per i nostri benedetti esami... e così noi, ragazzi 20enni che non aspettavamo altro che avere 6magici anni per dedicarsi e perdersi completamente nel mondo della medicina e delle sue infinite meraviglie, cosa ci troviamo davanti?? scadenze, date, ore, minuti, secondi... una lotta continua contro il tempo perché altrimenti non ce la facciamo a dare l'esame il tal giorno e come in un domino crolla tutto e ci si ritrova anni indietro. Mi chiedo se questo sia uno studiare alla fine, perché con tutte queste scadenze finiamo per odiare i libri e, ancor peggio, finiamo per "preparare un esame"... di modo da avere la coscienza a posto, da esserci levati un peso e aver imparato e apprezzato 1/2345 di quello che si poteva... di modo da diventare persone stressate, scorbutiche, che non si possono godere le gioie della vita perché il tic tac è talmente assillante che ti sveglia di notte.....
siamo un mondo di drogati in astinenza.. in astinenza da un'infinità di tempo.... e da quando siamo in astinenza? beh ve lo dico io.... L'ultima volta che ci siamo drogati è stato l'ultimo giorno che siamo stati bambini! BEATI BIMBI, BENEDETTI BIMBI... AMATI BIMBI! PER LA SANITà DI QUESTO MONDO è NECESSARIO CREARE UNA SOCIETà DI PITER PAN!
martedì 31 marzo 2009
........GIOCATECI!!!
Prendendo spunto dal compitino assegnato dal prof lo scorso anno ne approfitto per dirvi la mia, e cioè come io ho giocato con il mega-universo PubMed. Tanto per cominciare, oltre al tutorial presente nel blog del nostro prof. Formiconi che potete rapidissimamente trovare a questo link: http://infomedfi.pbwiki.com/Corso+di+Informatica+-+Risorse+Bibliografiche+-+Ricerche+con+Medline?SearchFor=pubmed&sp=2 ,
inserisco altre 2 carinissime fonti che ho trovato traccheggiando su google e che possono chiarire ulteriormente la confusione mentale che si genera (ahimé inevitabilemente) aprendo quell'enorme banca dati che è PubMed!
http://w3.uniroma1.it/vrd-medicina/Sommario.htm http://www.unipr.it/arpa/bibmed/pubmed.pdf
http://www.biblio.unimib.it/upload/3%20Pubmed.pdf
ma... Cos'è PubMed?
PubMed è una banca dati bibliografica, ovvero: un archivio strutturato costituito da riferimenti bibliografici, interrogabile con varie modalità. I riferimenti bibliografici, sono citazioni di articoli. In PubMed le citazioni sono indicizzate per favorire il recupero dell’informazione in fase di ricerca. Indicizzare significa descrivere il contenuto informativo dell’articolo attraverso termini controllati che diventano chiavi di ricerca La banca dati è accessibile GRATIS on line dal 1997. E’ gestita dal National Center for Biotechnology Information (NCBI) presso la National library of medicine (NLM), la biblioteca medica più grande del mondo. Contiene oltre 18 milioni di citazioni di articoli scientifici, di ambito biomedico o di scienze affini, dal 1949 fino ad oggi
...Le citazioni contenute in PubMed provengono da:
-MEDLINE: citazioni dal 1966 ad oggi;
-OLDMEDLINE: citazioni dal 1949 al 1965;
-PREMEDLINE: citazioni in corso di elaborazione (“in process”)
-AS SUPPLIED BY PUBLISHER: citazioni fornite dagli edit
Le riviste indicizzate sono principalmente pubblicate in lingua inglese!!!!!!!!!!!!!!!
Per prima cosa accediamo a PubMed: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez?db=pubmed .Compare la pagina iniziale nella quale riconosciamo
-una maschera dove inserire le parole della ricerca
-dei pulsanti sottostanti, fra i quali è da tener presente quello dei LIMITI (che possono aiutarci molto nella ricerca)
Adesso pensiamo un po' alla ricerca che vogliamo effettuare.. al primo tentativo andiamoci leggeri con i termini medici!!! XD
Decido di ricercare articoli sul papilloma virus che causa il cancro alla cervice. è noto che esiste un vaccino per questo virus e proprio su questo argomento ho sentito un dibattito queste mattine alla radio mentre andavo alla stazione...
ATTENZIONE: i termini devono essere inseriti in lingua inglese, sennò addio!!
Inserisco tanto per cominciare -papilloma virus- ooopssss: 4505 risultati!!!!! Non male in realtà considerando gli standard di PubMed.. ma non è comunque pensabile di riuscire a leggere 4505 articoli!!! Proprio no!!!
Provo allora ad associare altri termini e inserisco : "papilloma virus" AND "cervical cancer"
AND è uno dei termini dell'insiemistica che si utilizzano in queste ricerche (si veda il post del prof o gli altri siti) e in particolare serve per ricercare questi termini in uno stesso articolo. Ho inserito i termini tra virgolette di modo che vengano ricercati associati (nel senso che non mi segnali gli articoli dove c'è semplicemente il termine -cancer-, ma solo quelli in cui si tratta del -cervical cancer-)................... uffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! Ancora la bellezza di 454 articoli!!! Che dite in un annetto ce la farò??
Aggiungo un altro termine e ricerco: "papilloma virus" AND "cervical cancer" AND "vaccination": 39 articoli!!!!!! wowowowowow!!!
Finisco ponendo dei limiti: cliccando sul pulsante LIMITS sotto la maschera di ricerca si apre una pagina in cui sono visibili numerose finestrine che mi consentono di porre limiti sotto vari aspetti.
tanto per cominciare nella finestra DATES , in corrispondenza di "Published in the Last" seleziono "1 year" (almeno mi cerca solo gli articoli pubblicati nell'ultimo anno).
inserisco altre 2 carinissime fonti che ho trovato traccheggiando su google e che possono chiarire ulteriormente la confusione mentale che si genera (ahimé inevitabilemente) aprendo quell'enorme banca dati che è PubMed!
http://w3.uniroma1.it/vrd-medicina/Sommario.htm http://www.unipr.it/arpa/bibmed/pubmed.pdf
http://www.biblio.unimib.it/upload/3%20Pubmed.pdf
ma... Cos'è PubMed?
PubMed è una banca dati bibliografica, ovvero: un archivio strutturato costituito da riferimenti bibliografici, interrogabile con varie modalità. I riferimenti bibliografici, sono citazioni di articoli. In PubMed le citazioni sono indicizzate per favorire il recupero dell’informazione in fase di ricerca. Indicizzare significa descrivere il contenuto informativo dell’articolo attraverso termini controllati che diventano chiavi di ricerca La banca dati è accessibile GRATIS on line dal 1997. E’ gestita dal National Center for Biotechnology Information (NCBI) presso la National library of medicine (NLM), la biblioteca medica più grande del mondo. Contiene oltre 18 milioni di citazioni di articoli scientifici, di ambito biomedico o di scienze affini, dal 1949 fino ad oggi
...Le citazioni contenute in PubMed provengono da:
-MEDLINE: citazioni dal 1966 ad oggi;
-OLDMEDLINE: citazioni dal 1949 al 1965;
-PREMEDLINE: citazioni in corso di elaborazione (“in process”)
-AS SUPPLIED BY PUBLISHER: citazioni fornite dagli edit
Le riviste indicizzate sono principalmente pubblicate in lingua inglese!!!!!!!!!!!!!!!
Per prima cosa accediamo a PubMed: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez?db=pubmed .Compare la pagina iniziale nella quale riconosciamo
-una maschera dove inserire le parole della ricerca
-dei pulsanti sottostanti, fra i quali è da tener presente quello dei LIMITI (che possono aiutarci molto nella ricerca)
Adesso pensiamo un po' alla ricerca che vogliamo effettuare.. al primo tentativo andiamoci leggeri con i termini medici!!! XD
Decido di ricercare articoli sul papilloma virus che causa il cancro alla cervice. è noto che esiste un vaccino per questo virus e proprio su questo argomento ho sentito un dibattito queste mattine alla radio mentre andavo alla stazione...
ATTENZIONE: i termini devono essere inseriti in lingua inglese, sennò addio!!
Inserisco tanto per cominciare -papilloma virus- ooopssss: 4505 risultati!!!!! Non male in realtà considerando gli standard di PubMed.. ma non è comunque pensabile di riuscire a leggere 4505 articoli!!! Proprio no!!!
Provo allora ad associare altri termini e inserisco : "papilloma virus" AND "cervical cancer"
AND è uno dei termini dell'insiemistica che si utilizzano in queste ricerche (si veda il post del prof o gli altri siti) e in particolare serve per ricercare questi termini in uno stesso articolo. Ho inserito i termini tra virgolette di modo che vengano ricercati associati (nel senso che non mi segnali gli articoli dove c'è semplicemente il termine -cancer-, ma solo quelli in cui si tratta del -cervical cancer-)................... uffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! Ancora la bellezza di 454 articoli!!! Che dite in un annetto ce la farò??
Aggiungo un altro termine e ricerco: "papilloma virus" AND "cervical cancer" AND "vaccination": 39 articoli!!!!!! wowowowowow!!!
Finisco ponendo dei limiti: cliccando sul pulsante LIMITS sotto la maschera di ricerca si apre una pagina in cui sono visibili numerose finestrine che mi consentono di porre limiti sotto vari aspetti.
tanto per cominciare nella finestra DATES , in corrispondenza di "Published in the Last" seleziono "1 year" (almeno mi cerca solo gli articoli pubblicati nell'ultimo anno).
Nella finestra HUMANS OR ANIMALS seleziono decisamente Humans... già così facendo sono scesa a 10 articoli!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Alla fine della ricerca ho trovato 2 articoli interessanti che vi propongo:
lunedì 30 marzo 2009
PREMETTO CHE.....
PROBABILEMENTE ALLA METà DEI MIEI LETTORI (se ce li ho i lettori) NON GLIENE IMPORTERà UNA STORIA, UN QUARTO DELL'ALTRA METà LO TROVERà NOIOSO E NON INTERESSANTE, UN ALTRO QUARTO NON SAPRà PROPRIO CHE ROBA SIA, UN ALTRO QUARTO TROVERà DI MEGLIO DA FARE (XD), MA PROBABILEMTE L'ULTIMO QUARTO DELL'ALTRA METà SI SARà POSTO COME ME LA DOMANDA "MA CHE COSA DIAVOLO SONO I CEROTTI COLORATI CHE SI APPICCICANO ADDOSSO GLI SPORTIVI?"
Proprio ieri io e una mia carissima amica con la quale frequentavo il corso di fisioterapia siamo andate a vedere la partita di basket di un'altra nostra compagna fisioterapista... Alcune ragazze avevano attaccati ai polpacci proprio questi cerotti... tuttavia ancora i principi di questa tecnica non sono molto noti e neppure lei che aveva chiesto in tirocinio spiegazioni aveva ottenuto risposte convincenti: allora stasera mi sono decisa a utilizzare il magico internet per sfamare la mia sete di conoscenza!!! XD!!!!
....Si chiama taping neuromuscolare e magari per qualcuno potrà essere interessante sapere un po' i principi generali!!!
Il Taping Neuro Muscolare è una tecnica basata sui processi di guarigione naturale del corpo. Questa tecnica mostra la sua efficacia attraverso l'attivazione dei sistemi neurologici e di circolazione. Questo metodo fondamentalmente trova origine nelle scienze Kinesiologiche. I muscoli sono responsabili, non solo dei movimenti del corpo, ma anche del controllo della circolazione del sistema venoso e linfatico oltre che della temperatura del corpo, eccetera. Quindi, l'incapacità della massa muscolare di funzionare in modo adeguato, causa vari tipi di sintomi.
Per questo motivo, si è prestata cosi tanta attenzione all'importanza del funzionamento dei muscoli, ed è nata l'idea di curare i muscoli per attivare il processo naturale di guarigione del corpo.
Utilizzando un nastro elastico si scoprì che era possibile aiutare i muscoli e gli atri tessuti con un'assistenza esterna.
In che modo normalmente vengono danneggiati i muscoli?
I muscoli si estendono e contraggono in continuazione entro certi limiti; ad ogni modo, quando i muscoli si estendono o contraggono oltre i loro limiti, come per esempio nel sollevare un peso eccessivo, i muscoli non possono curarsi e così si infiammano. Quando un muscolo è infiammato, gonfio o rigido perché affaticato, lo spazio tra la pelle e il muscolo è compresso, e ne risulta una limitazione alla circolazione del fluido linfatico.
Questa compressione comporta inoltre una pressione sui recettori del dolore sottostanti la pelle, che in risposta comunicano segnali di disagio al cervello, la persona prova allora dolore. Questo tipo di dolore è conosciuto come mialgia o più semplicemente come dolore muscolare.
Stimolazione convenzionale per atleti:
Il cerotto normalmente utilizzato per gli atleti ha come scopo la limitazione del movimento dei muscoli delle articolazioni coinvolte. Per questo si stendono vari strati di cerotto attorno o sulla zona presa in considerazione, esercitando anche parecchia pressione; si provoca cosi l'ostruzione della circolazione dei fluidi corporei un effetto collaterale certamente indesiderato. Questa è anche una delle ragioni per cui il cerotto agli atleti viene normalmente applicato all'inizio dell'attivitè sportiva, e rimosso non appena l'attivitè è terminata. Invece la stimolazione Taping Neuro Muscolare si basa su una filosofia totalmente differente che si propone di permettere totale libertà di movimento in modo da consentire al sistema muscolare del corpo di guarirsi da solo bio-meccanicamente. Per assicurare la libertà di movimento dei muscoli nella pratica della stimolazione con il Taping Neuro Muscolare si consiglia l'utilizzo di bande elastiche che abbiano un'elasticitè del 40% rispetto alla loro lunghezza originale. Questa particolare elasticitè consente inoltre di non estendere i muscoli oltre i limiti consentiti. All'apparenza potrebbe sembrare un cerotto elastico convenzionale, ma il cerotto e la tecnica di stimolazione Taping Neuro Muscolare sono profondamente differenti.
Il Taping Neuro Muscolare è una tecnica basata sui processi di guarigione naturale del corpo. Questa tecnica mostra la sua efficacia attraverso l'attivazione dei sistemi neurologici e di circolazione. Questo metodo fondamentalmente trova origine nelle scienze Kinesiologiche. I muscoli sono responsabili, non solo dei movimenti del corpo, ma anche del controllo della circolazione del sistema venoso e linfatico oltre che della temperatura del corpo, eccetera. Quindi, l'incapacità della massa muscolare di funzionare in modo adeguato, causa vari tipi di sintomi.
Per questo motivo, si è prestata cosi tanta attenzione all'importanza del funzionamento dei muscoli, ed è nata l'idea di curare i muscoli per attivare il processo naturale di guarigione del corpo.
Utilizzando un nastro elastico si scoprì che era possibile aiutare i muscoli e gli atri tessuti con un'assistenza esterna.
In che modo normalmente vengono danneggiati i muscoli?
I muscoli si estendono e contraggono in continuazione entro certi limiti; ad ogni modo, quando i muscoli si estendono o contraggono oltre i loro limiti, come per esempio nel sollevare un peso eccessivo, i muscoli non possono curarsi e così si infiammano. Quando un muscolo è infiammato, gonfio o rigido perché affaticato, lo spazio tra la pelle e il muscolo è compresso, e ne risulta una limitazione alla circolazione del fluido linfatico.
Questa compressione comporta inoltre una pressione sui recettori del dolore sottostanti la pelle, che in risposta comunicano segnali di disagio al cervello, la persona prova allora dolore. Questo tipo di dolore è conosciuto come mialgia o più semplicemente come dolore muscolare.
Stimolazione convenzionale per atleti:
Il cerotto normalmente utilizzato per gli atleti ha come scopo la limitazione del movimento dei muscoli delle articolazioni coinvolte. Per questo si stendono vari strati di cerotto attorno o sulla zona presa in considerazione, esercitando anche parecchia pressione; si provoca cosi l'ostruzione della circolazione dei fluidi corporei un effetto collaterale certamente indesiderato. Questa è anche una delle ragioni per cui il cerotto agli atleti viene normalmente applicato all'inizio dell'attivitè sportiva, e rimosso non appena l'attivitè è terminata. Invece la stimolazione Taping Neuro Muscolare si basa su una filosofia totalmente differente che si propone di permettere totale libertà di movimento in modo da consentire al sistema muscolare del corpo di guarirsi da solo bio-meccanicamente. Per assicurare la libertà di movimento dei muscoli nella pratica della stimolazione con il Taping Neuro Muscolare si consiglia l'utilizzo di bande elastiche che abbiano un'elasticitè del 40% rispetto alla loro lunghezza originale. Questa particolare elasticitè consente inoltre di non estendere i muscoli oltre i limiti consentiti. All'apparenza potrebbe sembrare un cerotto elastico convenzionale, ma il cerotto e la tecnica di stimolazione Taping Neuro Muscolare sono profondamente differenti.
Per un paziente sportivo l'applicazione del Taping Neuro Muscolare può rendersi necessaria in condizioni opposte di attività o di riabilitazione o recupero.
Durante l'attività fisica il Tape si applica con tecniche tese ad ottenere:
Sostegno del muscolo per
- migliorare la contrazione muscolare nei muscoli indeboliti
- ridurre l'affaticamento muscolare
- ridurre l'eccessiva estensione e contrazione del muscolo
- ridurre i crampi e la possibile lesione dei muscoli
- aumentare la ROM (ampiezza di movimento).
Correzione dei problemi delle articolazioni e tendini per
Correzione dei problemi delle articolazioni e tendini per
- migliorare gli allineamenti imprecisi causati da spasmi e muscoli accorciati
- sostenere i tendini lesionati/indeboliti.
Traumatologia: Sostenere il muscolo,legamento, articolazione o ossa post trauma durante l’attività sportiva.
Questa tecnica mira ad ottenere un effetto globale di normalità a livello muscolo-tendineo e articolare, ed una attività fisica sostenuta e alleviata dal dolore.
Nella fase riabilitativa invece, il Taping Neuro Muscolare si applica con altre tecniche (allungamento, drenante, sostegno) miranti a:
Rimuovere la congestione della circolazione dei fluidi corporei:
Traumatologia: Sostenere il muscolo,legamento, articolazione o ossa post trauma durante l’attività sportiva.
Questa tecnica mira ad ottenere un effetto globale di normalità a livello muscolo-tendineo e articolare, ed una attività fisica sostenuta e alleviata dal dolore.
Nella fase riabilitativa invece, il Taping Neuro Muscolare si applica con altre tecniche (allungamento, drenante, sostegno) miranti a:
Rimuovere la congestione della circolazione dei fluidi corporei:
- per migliorare la circolazione sanguigna e drenaggio linfatico
- per ridurre l'eccesso di calore e di sostanze chimiche presenti nei tessuti
- per ridurre l'infiammazione
Azionare i sistemi analgesici endogeni per stimolare il sistema inibitore spinale e il sistema inibitore discendente.
Correggere i problemi delle articolazioni
Azionare i sistemi analgesici endogeni per stimolare il sistema inibitore spinale e il sistema inibitore discendente.
Correggere i problemi delle articolazioni
- per ridurre gli allineamenti imprecisi causati da spasmi e muscoli accorciati
- per normalizzare il tono del muscolo e l'anormalità di fascia delle articolazioni
- per migliorare la ROM.Sono due approcci dinamici applicati in tempi diversiche offrono la possibilità di migliorare la propria prestazione fisica insieme alla riabilitazione tramite drenaggio e correzione meccanica. Il tono muscolare e la flessibilità tendinia aumentano durante la prestazione fisica quando la forza fisica è accompagnanata con un corretto “scarico” della tensione e contrattura muscolare e continuo drenaggio linfatico.
sabato 14 marzo 2009
PERCHé HAI SCELTO MEDICINA???
Tagliamo la testa al toro.. nel senso che questa domanda, ahimé, mi verrà posta da ogni genere di persona almeno una volta a settimana... attenzione: domanda più che lecita e giusta da porre a un futuro medico... il problema difatti mica sta nella domanda in sé! sta piuttosto in quel mio piccolo problema che è la timidezza, quello di cui si parlava... infatti oltre al colore del viso il mio altro piccolo problemino è che mi emoziono per qualsiasi cosa.. quando mi viene posta questa domanda e tento di rispondere (realizzando che sono davvero nella strada per fare il medico), mi emoziono al punto talche che spesso e volentieri mi vengono i lucciconi agli occhi e per evitare ulteriori coinvolgimenti tiro là quelle semi-stronzate che non sanno di un cazzo e pensar di averle dette mi fa cadere un po' le palle! Allora io metto le mie motivazioni qui, così che davanti a questo schermo freddo non mi emoziono e posso scrivere in tranquillità..
La mia esperienza innanzitutto è un po' particolare... partiamo dal fatto che quando ho cominciato davvero a pensare a cosa fare del mio futuro, alla fine medicina è sempre stata l'unica facoltà, l'unico mestiere, l'unica missione di vita che mi vedessi addosso.... Ma io sono una persona mooolto realista (un po' perché ce l'ho di genetica propria, e molto anche perché mio babbo e mia mamma mi han sempre insegnato che nella vita non ci sono miracoli, che bisogna darsi sempre e comunque da fare e star poco a ragionare..); e al momento in cui ho dovuto davvero prendere questa decisione (mi riferisco a quando mi sono iscritta al test di ammissione) ho pensato: "non è che nella vita si vive di sogni e belle speranze, medicina è il mio sogno... ma se faccio fisioterapia mi assicuro una vita felice e tranquilla, fra 4 anni sono in perfetta autonomia, non peso più sui miei genitori.. perché no?"... allora ho preso e mi sono iscritta al test per fisioterapia, passando fra le altre un periodo di crisi assoluto perché se non lì non sapevo dove andare: in realtà ero incasinata mentalmente e di facolta non me ne andava bene una perche in realtà me ne andava bene una sola che era medicina.. ma che era stata per necessità scartata... non mi iscrissi nemmeno al test per medicina, avevo paura che, se per caso fossi entrata, non avrei mai detto di no........ faccio il test, passo.. mi autoconvinco che ho fatto la cosa migliore e falsamente-felice comincio a frequentare... passano pochissimi giorni e mentre parlavo con un ragazzo che faceva i corsi con me gli dico quali erano in realtà i sogni che avevo, ma che avevo abbandonato per cause di forza maggiore.... mentre si parla, per la prima volta sentii come un senso di dispiacere. Qui comincia la serie di eventi....
Si cominciano le lezioni di anatomia e di tutte quelle cose attinenti alla medicina che quando sei al liceo solo ti immagini... e comincia il grande professor Gulisano a farci neuroanatomia e locomotore.... stare lì ore a sentire quell'uomo mi faceval'effetto tipo di una droga.. mi sentivo euforizzata al massimo e poi uscivo e una tristezza assoluta mi invadeva.. o come mai? o come non mai? ... io però ero autoconvinta ancora che quella fosse stata la scelta migliore per me, ma i miei compagni di corsi (che adoro, abbraccio, bacio e benedico tutti i giorni) vedevano che non era così... cominciarono quindi a farmi ragionare e nel giro di poco la mia mente cedette e io ammisi : "io non voglio stare qui, non voglio"
........... brutta cosa è ammettere..................
...........bruttissima cosa è ammettere...................
Dopo la presa di coscenza segue il delirio....
a novembre ero già tornata in me e a questo punto stavo tutto il giorno a maledirmi perché non mi ricapacitavo di come avevo potuto fare una cosa del genere.... poi ci fu l'ammissione dello sbaglio davanti ai miei e al mio fidanzato.... apriti cielo e spalancati terra.. questi non solo ci rimasero male, ma mi dissero praticamente NO tu rimani in do tu sei....
allora figlioli... vi immaginate la mia disperazione? no, non ve la immaginate....
seguirono nel tempo i classici disturbi psico-somatici veramente pesanti... a lezione mi sentivo male di continuo, in tirocinio non ne parliamo neanche...
......ma tutta questa passione era accompagnata da una necessità crescente, un pensiero fisso e un sogno per cui a quel punto dovevo lottare davvero... dovevo lottare contro i miei, con il mio ragazzo, contro gli esami a fisioterapia, contro il test di ammissione... dovevo lottare senza ferire me, senza ferire gli altri e senza far danno con l'università.... E ho lottato.. e ho vinto!
...Da bambina, quando si andava a catechismo, mi sono sempre chiesta come dovesse essere quella famosa VOCAZIONE che spinge le persone a farsi preti o suore... Ora lo so... è un bisogno, una necessità, un pensiero che non ti lascia libera la mente un secondo, diventa una ragione di vita.... è strano da spiegare ma io è così che l'ho vissuta... ed è perche l'ho vissuta così che quando la gente mi chiede perche hai scelto medicina io mi emoziono! quando me lo chiedono e realizzo che ce l'ho fatta come potrei non emozionarmi?
Veniamo, dopo questa introduzione necessaria alla RISPOSTA:
io ho scelto medicina sicuramente PER AIUTARE GLI ALTRI, ma non solo.. sarei infatti potuta rimanere a fare fisioterapia o potevo scegliere di far l'assistente sociale, l'infermiere, lo psicologo e altri 1000 lavori che permettono di aiutare gli altri.. non mi piace pensare che il medico salvi vite, o le sacrifichi... i medici aiutano, non sono padri eterni e così non devono essere visti o sentirsi .. Né PER MIO MERITO, Né PER MIA COLPA...
ho scelto medicina per un INTERESSE SCIENTIFICO, ma non solo.. potevo fare il biologo o altre mille facoltà molto interessanti.
e ho scelto medicina PERCHé MI APRE IL CUORE, PERCHé MI RENDE FELICE, PERCHé è UNA PARTE IMPORTANTE DELLA MIA VITA...
ho scelto medicina perché è la mezza mela che cercavo............. non posso razionalmente spiegarlo, ma è così!
In tutta sincerità posso dire che non lo faccio per i soldi (infatti mamma e papi oltre a farmi diventare una persona molto realista, mi hanno sempre fatto capire che non sono i soldi che contano..).. e chi mi conosce lo può dire.. non che non ne abbiamo bisogno eh... si va avanti per l'appunto!!
..trovai 5 euro per terra l'altro giorno e li lasciai nella speranza che li avrebbe raccolti una persona più bisognosa.. mah........ ogni tanto mi meraviglio di me!
cosa altro dire??? lo faccio perche la medicina è la medicina e perché io sono io.. ed io sono un po' medicina!!!!
e se posso finire in tutta sincerità, mi sta roprio sul cazzo la gente che mi critica perché "mioddio penso troppo all'università".. ci penso vai, dal nulla non vien nulla.. ho lottato per essere qui e lotterò per portarla a fine, e se non vi va bene guardate qualcun'altro.. ovvia!!!
un saluto e un abbraccio a tutti!!! =D
A presto!!!!!
La mia esperienza innanzitutto è un po' particolare... partiamo dal fatto che quando ho cominciato davvero a pensare a cosa fare del mio futuro, alla fine medicina è sempre stata l'unica facoltà, l'unico mestiere, l'unica missione di vita che mi vedessi addosso.... Ma io sono una persona mooolto realista (un po' perché ce l'ho di genetica propria, e molto anche perché mio babbo e mia mamma mi han sempre insegnato che nella vita non ci sono miracoli, che bisogna darsi sempre e comunque da fare e star poco a ragionare..); e al momento in cui ho dovuto davvero prendere questa decisione (mi riferisco a quando mi sono iscritta al test di ammissione) ho pensato: "non è che nella vita si vive di sogni e belle speranze, medicina è il mio sogno... ma se faccio fisioterapia mi assicuro una vita felice e tranquilla, fra 4 anni sono in perfetta autonomia, non peso più sui miei genitori.. perché no?"... allora ho preso e mi sono iscritta al test per fisioterapia, passando fra le altre un periodo di crisi assoluto perché se non lì non sapevo dove andare: in realtà ero incasinata mentalmente e di facolta non me ne andava bene una perche in realtà me ne andava bene una sola che era medicina.. ma che era stata per necessità scartata... non mi iscrissi nemmeno al test per medicina, avevo paura che, se per caso fossi entrata, non avrei mai detto di no........ faccio il test, passo.. mi autoconvinco che ho fatto la cosa migliore e falsamente-felice comincio a frequentare... passano pochissimi giorni e mentre parlavo con un ragazzo che faceva i corsi con me gli dico quali erano in realtà i sogni che avevo, ma che avevo abbandonato per cause di forza maggiore.... mentre si parla, per la prima volta sentii come un senso di dispiacere. Qui comincia la serie di eventi....
Si cominciano le lezioni di anatomia e di tutte quelle cose attinenti alla medicina che quando sei al liceo solo ti immagini... e comincia il grande professor Gulisano a farci neuroanatomia e locomotore.... stare lì ore a sentire quell'uomo mi faceval'effetto tipo di una droga.. mi sentivo euforizzata al massimo e poi uscivo e una tristezza assoluta mi invadeva.. o come mai? o come non mai? ... io però ero autoconvinta ancora che quella fosse stata la scelta migliore per me, ma i miei compagni di corsi (che adoro, abbraccio, bacio e benedico tutti i giorni) vedevano che non era così... cominciarono quindi a farmi ragionare e nel giro di poco la mia mente cedette e io ammisi : "io non voglio stare qui, non voglio"
........... brutta cosa è ammettere..................
...........bruttissima cosa è ammettere...................
Dopo la presa di coscenza segue il delirio....
a novembre ero già tornata in me e a questo punto stavo tutto il giorno a maledirmi perché non mi ricapacitavo di come avevo potuto fare una cosa del genere.... poi ci fu l'ammissione dello sbaglio davanti ai miei e al mio fidanzato.... apriti cielo e spalancati terra.. questi non solo ci rimasero male, ma mi dissero praticamente NO tu rimani in do tu sei....
allora figlioli... vi immaginate la mia disperazione? no, non ve la immaginate....
seguirono nel tempo i classici disturbi psico-somatici veramente pesanti... a lezione mi sentivo male di continuo, in tirocinio non ne parliamo neanche...
......ma tutta questa passione era accompagnata da una necessità crescente, un pensiero fisso e un sogno per cui a quel punto dovevo lottare davvero... dovevo lottare contro i miei, con il mio ragazzo, contro gli esami a fisioterapia, contro il test di ammissione... dovevo lottare senza ferire me, senza ferire gli altri e senza far danno con l'università.... E ho lottato.. e ho vinto!
...Da bambina, quando si andava a catechismo, mi sono sempre chiesta come dovesse essere quella famosa VOCAZIONE che spinge le persone a farsi preti o suore... Ora lo so... è un bisogno, una necessità, un pensiero che non ti lascia libera la mente un secondo, diventa una ragione di vita.... è strano da spiegare ma io è così che l'ho vissuta... ed è perche l'ho vissuta così che quando la gente mi chiede perche hai scelto medicina io mi emoziono! quando me lo chiedono e realizzo che ce l'ho fatta come potrei non emozionarmi?
Veniamo, dopo questa introduzione necessaria alla RISPOSTA:
io ho scelto medicina sicuramente PER AIUTARE GLI ALTRI, ma non solo.. sarei infatti potuta rimanere a fare fisioterapia o potevo scegliere di far l'assistente sociale, l'infermiere, lo psicologo e altri 1000 lavori che permettono di aiutare gli altri.. non mi piace pensare che il medico salvi vite, o le sacrifichi... i medici aiutano, non sono padri eterni e così non devono essere visti o sentirsi .. Né PER MIO MERITO, Né PER MIA COLPA...
ho scelto medicina per un INTERESSE SCIENTIFICO, ma non solo.. potevo fare il biologo o altre mille facoltà molto interessanti.
e ho scelto medicina PERCHé MI APRE IL CUORE, PERCHé MI RENDE FELICE, PERCHé è UNA PARTE IMPORTANTE DELLA MIA VITA...
ho scelto medicina perché è la mezza mela che cercavo............. non posso razionalmente spiegarlo, ma è così!
In tutta sincerità posso dire che non lo faccio per i soldi (infatti mamma e papi oltre a farmi diventare una persona molto realista, mi hanno sempre fatto capire che non sono i soldi che contano..).. e chi mi conosce lo può dire.. non che non ne abbiamo bisogno eh... si va avanti per l'appunto!!
..trovai 5 euro per terra l'altro giorno e li lasciai nella speranza che li avrebbe raccolti una persona più bisognosa.. mah........ ogni tanto mi meraviglio di me!
cosa altro dire??? lo faccio perche la medicina è la medicina e perché io sono io.. ed io sono un po' medicina!!!!
e se posso finire in tutta sincerità, mi sta roprio sul cazzo la gente che mi critica perché "mioddio penso troppo all'università".. ci penso vai, dal nulla non vien nulla.. ho lottato per essere qui e lotterò per portarla a fine, e se non vi va bene guardate qualcun'altro.. ovvia!!!
un saluto e un abbraccio a tutti!!! =D
A presto!!!!!
... Affezionati lettori....
affezionati lettori?? ma 'ndo?? saranno 2 gatti a leggere il mio blog.. ad ogni modo a questi poveri gatti vanno le scuse per la mia negligenza assoluta, essendo difatti ormai mesi che non scrivo una parola su questo mio bolg..... Detto questo non cercherò di trovare inutili scuse: la motivazione è che quando si affronta il periodo di esami si sta ore e ore al giorno completamente concentrati su libri, a pensare e ragionare... gli ingranaggi del cervello girano e girano, che par davvero che esca il fumo dalle orecchie.. In questi mesi quindi, sebbene potessi avere un buchetto di tempo libero (anche se a dir la verità son stati moltoooo pochi :( ), non ce l'ho proprio fatta a mettermi anche a pensare a cose più o meno serie da poter scrivere nel mio caro blog.. perciò NEGLIGENZA... e nei buchetti ho preferito stare a stracazzeggiare alla TV oppure su facebook (in entrambi i casi solo interessandomi di frivolezze e cose inutili), non impegnando ulteriormente la mente...
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