sabato 1 novembre 2008

L'Authority ai telegiornali

In questi giorni abbamo assistito alla lotta e alle proteste per la legge 133... ma in verità non parlerò di questo (anche perchè l'assurda legge si commenta da sola e non c'è altro da dire a parte che l'Italia ancora una volta ha dimostrato il suo primato come Paese Cazzata)..
Questa vicenda ha messo in evidenza tuttavia una cosa troppo importante per essere ancora ignorata: il fatto che in italia non esiste telegiornale o giornale imparziale, che racconti semplicemente le cose come stanno..
UNA VERGOGNA.
UNA VERGOGNA.
mi riferisco soprattutto ai telegiornali (di TUTTE le reti): telegiornali totalmente, completamente al servizio del governo..
telegiornali che per dimostrare come la ricerca in Italia sia felice (e tutti i lati positivi della legge..) intervistano un ricercatore... e voi vi chiederete: ma dove lo hanno trovato un ricercatore contento di questa situazione; un biologo, un fisico, un chimico contento della faccenda??
il ricercatore eppure c'era: un giovane Economista (mica vanno a cercare i biologi.. tanto non li trovano) che ha dichiarato che dopo essere stato all'estero ha preferito tornare nella sua italia (i ricercatori veri non se lo possano permettere) , un ricercatore così ricercatore che ha elogiato questa bellissima finanziaria e tutti i suoi aspetti positivi... SENZA PAROLE...
Andai ad assistere alla lezione della grandissima professoressa Hack.. quante cose ha detto contro la legge e il governo... la sera al tg sembrava un agnellino..
Ma io lo so come stanno le cose, lo so che questa riforma è grave, lo so che quando dicono "in 20 a manifestare" significa che minimo erano in 10000.. perché ci sono dentro.. ma la gente che ne è al di fuori conosce solo quello che sente dai telegiornali, e così viene pilotata la mente...

a tal proposito un ARTICOLO INTERESSANTE:

ROMA - E’ il governo a dominare la scena nell’informazione dei nostri telegiornali. Il predominio è più evidente nei notiziari Mediaset (incluso il Tg5 di Mimun). Ma anche il Tg2 non scherza. L’Autorità per le Comunicazioni chiede ora alle reti pubbliche e private di riequilibrare.

L’Autorità scatta una fotografia che va da aprile a settembre 2008. E’ un’istantanea rilevante perché descrive la situazione dalla nascita del nuovo esecutivo fino quasi ad oggi. Segnali di squilibrio si notano intanto nelle trasmissioni di approfondimento. Ma sono i telegiornali - scrive l’Autorità - a commettere i peccati più gravi. La disparità è doppia: il governo parla più delle opposizioni; alcune forze politiche (di maggioranza) parlano più, molto più di ogni altra. Per questo i telegiornali sono adesso invitati a un effettivo pluralismo. L’Autorità ammette che non siamo certo in periodo elettorale, quando le regole sulle “pari opportunità” sono rigide, severe. Ma la legge vuole che le redazioni rispettino i principi di “correttezza e parità di trattamento” in qualsiasi momento dell’anno, ogni giorno, ad ogni edizione di Tg.

Una regola non scritta vuole che i telegiornali assegnino un terzo del tempo ai partiti della maggioranza, un terzo a quelli di minoranza e un terzo infine al governo in carica. Questa divisione è spesso elusa. Ecco alcuni esempi significativi. Prendiamo le edizioni principali dei telegiornali, quelle che richiamano il maggior numero di ascoltatori. E prendiamo anche il “tempo di antenna”. Somma le parole del giornalista - che introduce un tema o un politico - alle parole del politico. A maggio, Studio Aperto dedica il 42,27% dello spazio al governo e un altro 18,22% al presidente del Consiglio. Al Tg5, il 28% è per Palazzo Chigi e un altro 15 per il premier. Il mese successivo - a giugno - Palazzo Chigi e premier superano quota 50%, sempre al Tg5.

Ancora a giugno 2008, il Tg2 assegna quasi il 32% all’esecutivo Berlusconi e un altro 14% a Berlusconi in persona. A luglio del 2008, il Tg4 non è poi così squilibrato con il governo, che ottiene uno spazio pari al 27%. Ma se poi sommiamo il 28,9 del Cavaliere, ecco superata la metà della torta disponibile.

La musica non cambia se leggiamo i dati con un’altra lente. Siamo a settembre ed esaminiamo tutte le edizioni dei telegiornali (pranzo e cena, le più importanti, ma anche quelle del mattino presto e della sera tardi). Nell’insieme dei notiziari Mediaset (Tg4, Tg5, Studio Aperto e TgCom), la maggioranza, il governo e Silvio Berlusconi sono sopra il 70%, mentre le opposizioni arrancano al 16,77%.

Impressiona il dato dei Radicali. Chissà che cosa saranno riusciti a dire nei 9 secondi che il Tg4 regala loro nell’intero mese di maggio, oppure nei 26 secondi di Studio Aperto. E chissà quali messaggi avrà veicolato quella sinistra che non ha più rappresentanti alle Camere. A maggio, l’intera batteria dei telegiornali della Rai concede 38 secondi - per fare solo un esempio - ai Verdi (38 secondi in 30 giorni). E mentre il Partito Socialista risulta a zero secondi (sempre a maggio, sempre in Rai), l’Udc di Casini potrà certo esultare per il secondo, uno solo, che ottiene al Tg3 nel mese di maggio, per i tre secondi di agosto, per i 5 di settembre.

ITALIA SVEGLIA!!!!! oltre a essere e divenire sempre più un popolo di ignoranti, vediamo per lo meno di non farci prendere bene bene per i fondelli!!!!

A QUESTO PUNTO TOCCA A NOI: SE LORO NON CI DANNO LA VERITà BISOGNA CERCARCELA DA SOLI!!!
BASTA ESSERE PASSIVI, PRENDERE PER BUONO QUELLO CHE CI RACCONTANO!!
è QUESTO IL MALE DELL'ITALIA: MANCA IL SENSO CRITICO... NESSUNO SI CHIEDE MAI "MA IO CI CREDO DAVVERO??"

Se fossimo un popolo un po' meno di caproni magari ci ritroveremo al governo qualcuno di più leale.. INVECE CI LAMENTIAMO, PERCHè è PIù FACILE ASPETTARE LA MANNA DAL CIELO!!

SVEGLIA ITALIA, SVEGLIA.

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